Lettori carissimi oggi ci cimentiamo con un piatto che è diventato un caposaldo della cucina tradizionale italiana: gli spaghetti alla puttanesca! Facile da realizzare e molto economico, la sua nascita è avvolta nel mistero, così come il suo nome, contesa tra Campania e Lazio.
Le origini più accreditate ne collocano i natali nella città Partenopea, vaso di Pandora della cucina tradizionale, ed in particolare come piatto rapido e povero realizzato “sciuè sciuè” (velocemente, ndr) nelle case chiuse dei Quartieri Spagnoli (rione storico del centro di Napoli, ndr) ; da qui l’appellativo attribuitele a posteriori, perché in città è nota semplicemente come pasta con “aulive e chiapperell”, dagli ingredienti che la compongono.
Ma aldilà delle diatribe sui suoi natali, quello che ci interessa è la sua bontà: un piatto estremamente semplice ed economico, come da migliore tradizione popolare, ma dai sapori intensi ed molto appaganti.
Quindi allacciamo i grembiuli e puttanesca sia! 🙂

Difficoltà: facilissima.
Tempo totale 30’: 10’ di preparazione; 20’ di cottura.
Prezzo: basso.
Valori nutrizionali (per persona): kcal 491; fat 15g, cho 76g, pro 13g.
Ingredienti per 2 persone (cooking couple mode on!!):
- 200g di spaghettoni grossi @pasta_rummo (o spaghetti normali) .
- 200g pelati di pomodoro @muttipomodoroit
- 10g di doppio concentrato di pomodoro @muttipomodoroit
- 40g olive nere di Gaeta denocciolate.
- 20 capperi sotto sale (noi home made direttamente dalla Calabria).
- 16g olio EVO @frantoiouliviliguria (km zero per una vera scoperta!) .
- 1 spicchio di aglio.
- Peperoncino Bio di Calabria Le regionali @cannamelaofficial
- Sale.
Procedimento:
- Sciacquate bene i capperi e lasciateli in ammollo.
- Denocciolate le olive e tagliatele grossolanamente, anche con le mani.
- In una pentola (meglio se disponete di una casseruola di terracotta) fate soffriggere aglio, olio e peperoncino. Quando l’aglio diventerà bruno, eliminatelo ed aggiungete i pelati, che andrete a schiacciare con una forchetta. Unite le olive, il concentrato ed i capperi (ben strizzati) e lasciate cuocere per 10′ circa a fuoco moderato. A fine cottura il sugo sarà abbastanza scuro e denso. Regolate di sale.
- Portate a bollore l’acqua, salatela e cuocete la pasta secondo istruzioni (deve essere al dente) ; conservate parte dell’acqua di cottura.
- Fate saltare un minuto la pasta nel sugo, aggiungendo acqua di cottura se necessario.
- Impiattate e buon appetito!! 🙂
Consigli e varianti:
- Noi consigliamo un vino bianco, rotondo e rinfrescante, che accompagni la sapidità accentuata del piatto. Un Costa d’Amalfi Bianco della cantina Marisa Cuomo @cantine_marisa_cuomo ci sembra perfetto!
- Anche per la birra ci orientiamo su qualcosa di rinfrescante, agrumato ed asciutto. La APA “Beata ignioranza” del birrificio @rirraov è stata una ottima scoperta!
- Gli spaghettoni possono esser sostituiti con spaghetti alla chitarra o classici, ma noi preferiamo quelli più spessi e corposi per un piatto così casalingo.
- Le varianti non mancano di certo: nella versione laziale si aggiungono delle alici al soffritto, caricandone ulteriormente i sapori. Potete anche dare un po’ di freschezza con del prezzemolo tritato o dell’origano, che si accompagnano divinamente al piatto.
- Una variante molto apprezzata dal Fabry ed anche più bilanciata, prevede una riduzione della pasta a 70g/porzione e l’aggiunta di 100g di tonno al naturale: una delizia molto più equilibrata!
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